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GSE: vita comune e regole

Le regole che gli uomini si sono dati per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune e per garantire i diritti di tutti stanno alle base del buon funzionamento della società.

Spesso però, in qualsiasi comunità, nascono problematiche proprio sulle norme che regolano la vita comune.

Non di rado, gli equivoci, nascono dall’ignorare il regolamento. Questo avviene con puntualità anche nella vita del GSE. Fortunatamente riguarda pochissimi, perché la maggior parte delle persone, con grande attenzione e consapevolezza, conosce e rispetta regole e  norme di vita comunitaria.

 

ACCETTAZIONE REGOLE

All’atto dell’iscrizione, tramite dichiarazione specifica  le famiglie affermano di aver  ”LETTO, COMPRESO il Regolamento e di ACCETTARLO INTEGRALMENTE”.

Non si tratta di una mera formalità; il regolamento del nostro centro estivo si compone di poche e semplice regole, ognuna delle quali è stata pensata, ragionata, modificata per poter far funzionare il centro. Ha, come si dice, una sua ratio.

La ragione di esistenza, ovvero il fine cui il regolamento  tende  è  quello di stare bene con se stessi e con gli altri e soprattutto di esercitare la propria libertà.  Solo seguendo le regole si può vivere all’interno del GSE serenamente insieme.

 

ALCUNI ESEMPI

Faccio un esempio: noi scriviamo “L’ingresso e l’uscita dei bambini è regolato tramite apposita registrazione. Non è ammesso il ritiro dei bambini da persone diverse da chi esercita la patria potestà, salvo delega scritta.” E’ facilmente comprensibile la ratio di questa norma. Ne vale la sicurezza dei bambini e quindi dei genitori. Eppure c’è ancora qualcuno che la vive come un fastidio o come un impaccio.

Oppure “Nel caso ci fosse un ritardo rispetto all’orario concordato all’atto dell’iscrizione, gli iscritti potranno rimanere fino all’arrivo dei genitori o di delegati con un istruttore, nelle cui mani dovrà essere direttamente pagato il servizio extra” Abbiamo attivato questo servizio proprio per venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, che sono presi dalle proprie incombenze e che per qualche imprevedibile contrattempo, non riescono ad essere puntuali per il ritiro del proprio figliuolo. E’ anche qui facilmente comprensibile che questo è un servizio extra e che vada pagato. Chi deve pagarlo? Lo può pagare l’istruttore regalando ogni giorno a volte cinque minuti, altre dieci, a volte anche un’ora del suo tempo; lo possono pagare tutti gli iscritti, anche chi arriva puntuale, magari innalzando le quote indistintamente; lo può pagare chi ne usufruisce. Noi abbiamo scelto quest’ultima opzione.

 

LETTURA ATTENTA

Questa mia riflessione vuole essere un invito alla lettura attenta del regolamento e al rispetto delle poche regole. E’ così che si costruisce un centro estivo organizzato, sicuro, coinvolgente e divertente, nell’interesse di tutti, in primis dei bambini.

 

Franco Carta
Responsabile GSE

2017

Commento: 1

  • Aldo
    11 Luglio 2017 15:04

    Va bene così bravo

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